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Wow che bella questa newsletter! Poi mi è comparsa in un momento della vita di grande cambiamento, guarda un po'. Nel mio caso mi trovo in una situazione un po' ambigua. Io sono una di quelle che ha sempre ascoltato il cuore e sognato in grande, infatti mi sono scontrata troppo presto con una realtà troppo cruda e tante porte le ho viste chiudersi. Questo mi ha portato a prendere altre strade ma dove col tempo ho perso un po' di cuore. Sto provando a ripartire, costruendo un mio progetto personale in cui insegno teatro agli adulti, ma la parte che voleva fare l'attrice ancora scalpita eppure lì non so e non ho voglia di capire come muovermi, è complicato e già lo so e lavorativamente parlando mi ha deluso tanto. Quindi sì, il progetto personale mi piace, ma mi fa battere il cuore? Non lo so, a volte lo sento muto sto cuore... quindi? Come si fa? Vorrei tanto chiarezza...

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Da collega questa tua newsletter mi tocca molto, nascosto in un angolino del mio cuore c'è lo stesso desiderio di far crescere il mio lavoro con un progetto importante come quello di far nascere un centro clinico; da mamma di 3 bimbi, arrivati nel giro di 4 anni, posso dirti che la paura è legittima, la fatica è tanta, ma se ti dai tempo poi l'equilibrio arriva, e anche la soddisfazione. Ti faccio un grande in bocca al lupo per tutto e ti seguo sempre con affetto.

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Mi è capitato di cercare dei cambiamenti ma di non riuscire a ottenere dei risultati e questo ha portato molta frustrazione. Ci sono stati altri momenti in cui il cambiamento è stato vissuto con enorme entusiasmo, come se fare qualcosa diverso dalla solita routine accendesse qualcosa in me.

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Ti seguo da relativamente poco su Instagram e ora qui con la newsletter. Mi sono commossa leggendo le tue parole che in più punti mi hanno risuonato dentro. Grazie di cuore.

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Mi hai fatta piangere. E forse è il pianto di cui avevo bisogno oggi. La tematica del cambiamento/imprevisto è stato proprio il tema che ho trattato ieri in terapia, inconscio collettivo? Può darsi. Nel mio caso la paura dell’imprevisto, siamo arrivate a capire ieri in terapia, si fa a sfracellare contro il più grande trauma imprevisto della mia vita, che all’epoca ero troppo piccola per affrontare, ma che ora ho le risorse per farlo e per abbracciare non solo la me 15enne che ha fatto ciò che ha potuto, ma anche la me futura di 40, 50,60, 70 anni che merita di stare bene e di avere sempre più risorse emotive per farlo. Grazie perché mi hai incoraggiata ancora di più ad andare in questa direzione:)

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